Verso l'obiettivo Net Zero 2050
Che cosa è l'obiettivo Net Zero
Un’impresa per raggiungere uno stato di emissioni nette a zero (Net-Zero) deve ridurre in modo consistente le proprie emissioni alla fonte, fino al punto più basso che le tecniche del proprio settore economico consentono, andando a controbilanciare l’impatto delle emissioni che rimangono inalterate (le cosiddette emissioni di difficile abbattimento o hard-to-abate) attraverso le tecniche di rimozione dall’atmosfera del carbonio in eccesso e il successivo stoccaggio in modo permanente, (anche con azioni al di fuori della propria catena del valore).
Science Based Targets initiative (SBTi), il partner di questo percorso
Sofidel affronterà questo percorso insieme a Science Based Targets initiative (SBTi), il sodalizio tra Carbon Disclosure Project (CDP), Global Compact delle Nazioni Unite, World Resources Institute (WRI) e World Wide Fund for Nature (WWF) che promuove le migliori pratiche di sostenibilità e aiuta le aziende a perseguire obiettivi di riduzione dei gas climalteranti in linea con la scienza. Sofidel avrà 24 mesi di tempo per vedere validato il proprio percorso di decarbonizzazione da SBTi.
Le azioni più significative del piano di decarbonizzazione al 2050
La strategia per raggiungere un obiettivo così altamente impegnativo si basa su un piano articolato, che guarda non solo alle attività industriali direttamente gestite da Sofidel, ma anche al coinvolgimento degli attori di tutta la filiera di fornitura. Le azioni più significative riguarderanno:
- l’introduzione di tecnologie e soluzioni capaci di incrementare ancora l’efficienza energetica degli impianti del Gruppo, e in futuro l’elettrificazione di alcuni processi produttivi, oggi alimentati con combustibili fossili;
- l’incremento della quota di energia elettrica autoprodotta da fonti rinnovabili o acquistata con contratti di lungo periodo (PPA) da installazioni di nuova costruzione;
- l’utilizzo crescente di combustibili di origine biologica, provenienti da filiere locali, scarti di altre lavorazioni e da fonti gestite con criteri di sostenibilità ambientale. Tra tali combustibili: le biomasse solide, il biometano e il bio-syngas;
- l’impiego di idrogeno verde, in collaborazione con partner tecnologici ed enti pubblici. Nel Regno Unito, Sofidel UK ha già ottenuto sussidi importanti per introdurre tale combustibile presso i propri stabilimenti;
- la gestione forestale sostenibile, con un obiettivo di azzeramento di ogni fenomeno di deforestazione lungo la catena di fornitura di Sofidel. Le foreste svolgono infatti un ruolo importante di regolazione del clima, oltre a essere ecosistema fondamentale per la salvaguardia di molta biodiversità;
- la realizzazione e la presentazione sul mercato di prodotti con ridotte quantità di imballaggi o imballati con materiali rinnovabili, dalle contenute emissioni di carbonio. Azione coerente con l’impegno da tempo assunto da Sofidel per il dimezzamento dell’uso della plastica convenzionale nelle proprie produzioni, a favore, in particolare, del ricorso agli imballaggi in carta;
- la selezione e il ricorso all’utilizzo di mezzi di trasporto più efficienti e in futuro alimentati con: combustibili di origine vegetale, idrogeno, e-fuels o energia elettrica;
- il ricorso alle tecnologie di rimozione delle emissioni residue di carbonio, attraverso tecniche di cattura e stoccaggio (CCS, Carbon Capture and Storage) o di immagazzinamento biologica con progetti di afforestazione o riforestazione o altri sistemi di alta qualità di rimozione del carbonio che siano certificati e premiati con l’emissione di crediti di carbonio.