Il percorso di efficientamento energetico
WWF Climate Savers
Sofidel è la prima azienda manifatturiera italiana, e la prima al mondo nel settore del tissue, ad aver aderito nel 2008 al programma internazionale WWF Climate Savers (ad oggi WWF Climate Business Network), rivolto alle imprese leader sul fronte della “low carbon economy”, per l’implementazione su base volontaria di strategie e tecnologie innovative al fine di ridurre le emissioni di gas serra.
Gli obiettivi WWF Climate Savers al 2020 erano:
- Ridurre del 23% le emissioni dirette di CO2 per tonnellata di carta prodotta rispetto ai valori del 2009. Ciò significa l’abbattimento di circa 900.000 tonnellate di CO2, pari alle emissioni di una flotta di 10.000 tir che percorrono 10.000 km all’anno per 10 anni;
- Limitare del 13% le emissioni di CO2 indirette per tonnellata di carta prodotta rispetto ai valori del 2010, ossia quelle causate da terzi nella catena del valore;
- Raggiungere l’8% di energia da fonti rinnovabili sulla quantità di combustibili consumati annualmente.
Nel 2020 il Gruppo ha ridotto le emissioni dirette di CO2 in atmosfera del 24% (riduzione della “carbon intensity”, 2009-2020), raggiungendo e superando l’obiettivo del 23% che si era posta nel 2008.
Science Based Targets initiative (SBTi): gli obiettivi al 2030
Nel 2020, gli obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti al 2030 derivanti dalle attività del Gruppo Sofidel (scopo 1 e 2) sono stati approvati da Science Based Targets initiative (SBTi) come coerenti con le riduzioni necessarie per limitare il riscaldamento globale ben al di sotto i 2°C, secondo quanto richiesto dall’Accordo di Parigi. Nello specifico, questi obiettivi prevedono:
- una riduzione delle emissioni di anidride carbonica di scopo 1, 2 e di scopo 3 relativamente alle attività di produzione di polpa di cellulosa dei propri fornitori del 40% per tonnellata di carta entro il 2030 rispetto all’anno base 2018;
- una riduzione delle emissioni di scopo 3 del 24% per tonnellata di carta entro il 2030 rispetto all’anno base 2018.
Il perimetro dell’obiettivo include le emissioni biogeniche e gli assorbimenti di carbonio derivanti dall’impiego di energia per la manifattura delle materie prime fibrose.
Una strategia multi-opzione
Nel suo impegno verso un’economia a basso impatto di carbonio, Sofidel sta attuando una strategia multi-opzione per l’incremento dell’utilizzo di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili attuata sulla base dei contesti nazionali dei Paesi in cui opera. Questi alcuni dei progetti implementati:
- ITALIA, accordo decennale (PPA*) siglato con RWE Renewables per l’approvvigionamento di energia eolica;
- SVEZIA, accordo con Meva Energy per la realizzazione di un impianto di produzione di gas rinnovabile (syngas prodotto da biomassa legnosa proveniente dalla filiera locale) per il sito produttivo di Kisa;
- SPAGNA, accordo decennale (PPA) di fornitura di energia elettrica con accreditamento di origine rinnovabile al 100% stipulato con ACCIONA Energía;
- GRECIA, accordo decennale (PPA) siglato con RWE Renewables Europe & Australia e PPC Renewables per l’approvvigionamento di energia elettrica proveniente da un parco fotovoltaico di nuova costruzione;
- UK, membri di East Midlands Hydrogen, una partnership industriale che include 44 enti, tra produttori, distributori e utilizzatori, che lavora per accelerare lo sviluppo e attrarre investimenti finalizzati all’utilizzo dell’idrogeno;
- FRANCIA, accordo decennale (BPA) in cantiere con ENGIE che rifornirà lo stabilimento Sofidel di Roanne di biometano, un gas rinnovabile prodotto dai rifiuti organici.