Dalla comunicazione all’educazione

Dalla comunicazione all’educazione

Non tutto cambia allo stesso modo, anche nel retail. Perfino nella GDO, dove l’innovazione tecnologica ha modificato il modo di fare la spesa, qualcosa è rimasto fermo agli anni ’80: in particolare, con riferimento alle strategie di marketing promozionale, alcuni strumenti di comunicazione diretta.

Accanto allo sviluppo di canali online come siti e App – dal 2020, tra l’altro, anche il “mitico” catalogo IKEA non sarà più inviato direttamente a casa in copia cartacea –, uno strumento considerato irrinunciabile da molte insegne è rimasto, ad esempio, il cosiddetto “volantone“, una pubblicazione in genere settimanale con prodotti e promozioni, distribuita nelle abitazioni entro un certo raggio di distanza dal supermercato.

Continuano anche gli investimenti in pubblicità classica, seppur ridotti rispetto al passato, ma pagine e doppie pagine, così come spot radio e TV – salvo rare eccezioni – puntano ancora perlopiù sulla promozione del momento e su “qualità e convenienza” insieme.

Qualche segnale di novità arriva dalla comunicazione “educational”: molte insegne hanno dato vita a iniziative dedicate all’educazione del consumatore, soprattutto in ambito alimentare. Si va dall’incentivare il consumo di frutta e verdura di stagione alla sensibilizzazione sul tema del lavoro, fino alla valorizzazione dei prodotti locali e al rispetto per l’ambiente.

Sarà l’impegno “educativo” a far evolvere la comunicazione della GDO?

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