Amazon Go, dove va il supermercato?

<i>Amazon Go</i>, dove va il supermercato?

In origine c’era il negozio, magari piccolo e vicino. Poi i negozi sono cresciuti e si sono fisicamente allontanati. C’era il negoziante che ci serviva, poi sono arrivati i negozi a libero servizio. L’irrompere del web e delle nuove tecnologie ha poi “smaterializzato” il negozio con la spesa online effettuata a distanza e consegnata a casa. Credevamo di aver esaurito ogni possibilità, ma ecco comparire una nuova entità, un ibrido tra negozio fisico e negozio online.

Si chiama Amazon Go ed è diventato subito noto come “il supermercato senza commessi e senza casse“.
Aperto a Seattle per la prima volta nel 2018, al piano terra del quartier generale di Amazon, ha subito calamitato l’attenzione per il suo particolare funzionamento. Entrando dai tornelli si viene identificati grazie all’apposita App e a un QR-Code: da quel momento il cliente può iniziare a fare acquisti ed è libero di uscire senza fare code. Non ci sono casse né commessi, ma solo telecamere e sensori che registrano i prodotti presi dagli scaffali, addebitati secondo il sistema di pagamento elettronico preferito.

Vista così appare come un’autentica rivoluzione, in realtà è un’evoluzione dei tentativi che la GDO sta facendo per rendere più veloce il meccanismo di pagamento, come le casse fai da te o gli scanner con i quali il cliente può pre-contabilizzare i prodotti da pagare.

Alcuni temono che questa dimensione di acquisto ci trasporti in un mondo solitario e impersonale, ricco di prodotti e forse più povero di relazioni. Una nuova forma di alienazione. Negli anni i cambiamenti ci hanno però insegnato che le novità si sommano le une alle altre, così nelle grandi città assistiamo anche a un ritorno del negozio di vicinato spesso sotto forma di piccoli supermercati. Con i commessi, questa volta.

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