Quando la responsabilità sociale è di territorio

Anche se la definizione di responsabilità sociale di territorio è relativamente nuova, non è certo nuovo l’obiettivo che ogni comunità dovrebbe avere: migliorare la qualità della vita delle persone che la abitano considerando la dimensione ambientale e sociale ed economica.

Cosa vuol dire per un territorio essere responsabile?

Avviare oggi un percorso verso la responsabilità sociale di territorio significa prima di tutto interrogarsi sul futuro in un’ottica di sviluppo sostenibile, come ci ricorda l’Obiettivo 11 dell’Agenda 2030 (rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili). Un percorso che richiede la collaborazione di tutti.

Una questione di responsabilità.

Se per le imprese parole come efficienza, competitività, sostenibilità, innovazione fanno parte, nel bene e nel male, dell’orizzonte operativo quotidiano, è necessario che sempre più questo accada anche nel rapporto che gli enti pubblici hanno con i loro territori di riferimento. In altre parole, per rispondere alle sfide contemporanee occorre un approccio “multi-stakeholder” che veda l’impegno congiunto di governi, imprese, associazioni e cittadini. Per farlo è necessario sostituire alla logica dell’adempimento burocratico la logica del risultato e considerare i cittadini non utenti passivi ma clienti attivi che esprimono bisogni e aspettative e chiedono risposte di qualità.

L’individuo al centro.

Tutte le organizzazioni pubbliche e private sono fatte di persone: per questo è importante partire dalla responsabilità individuale. La parola responsabilità deriva dal verbo latino respondere che letteralmente significa rispondere. Essere responsabili significa rispondere delle nostre azioni e quindi agire valutando le conseguenze dei nostri comportamenti. Solo così la responsabilità diventa azione concreta.

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