Essere trasparenti conviene!


Una recente ricerca realizzata in Italia dal Forum per la Finanza Sostenibile con ALTIS – Alta Scuola Impresa e Società dall’Università Cattolica di Milano ha rilevato il progressivo diffondersi anche nelle PMI della consapevolezza che la sostenibilità non sia un costo ma una risorsa e che rendicontare la propria attività per lo sviluppo sostenibile abbia un impatto positivo.
I principali effetti riguardano l’accesso a nuove linee di credito (+15%) e il miglioramento dei processi di pianificazione (+8,3%).
La ricerca, che ha coinvolto un campione di 100 organizzazioni, evidenzia inoltre che il 70% degli intervistati ha realizzato un bilancio sociale utilizzando l’analisi di materialità, cioè lo studio dei temi di sostenibilità rilevanti per l’azienda e per gli stakeholder.
Nella quasi totalità dei casi (96%), nel processo è stato coinvolto almeno un gruppo di portatori di interessi (dipendenti 91%, fornitori 78%, clienti 72%). Risulta invece meno frequente il coinvolgimento di finanziatori (47%) e di investitori (38%). L’83% delle imprese rendiconta almeno un’attività sociale, il 78% alcuni aspetti ambientali e il 74% la situazione della governance.
Le motivazioni che spingono le PMI ad avviare o proseguire il percorso di rendicontazione non finanziaria sono diverse: il bilancio di sostenibilità è percepito come uno strumento efficace per esprimere i valori dell’impresa, attrarre nuovi investitori, rispondere alle richieste di informazioni affidabili e comparabili da parte della comunità finanziaria. Ma le ricadute positive riguardano anche il capitale reputazionale, la capacità di attrarre nuovi clienti e di ottenere finanziamenti a condizioni più vantaggiose.