Anche la P.A. diventa verde


Avete mai sentito parlare di GPP? Non si tratta di una nuova sigla del web ma del Green Public Procurement, ossia degli acquisti verdi della P.A. (Pubblica Amministrazione).
Da poco arrivata in Italia, prevede l’introduzione nelle politiche di acquisto di beni e servizi degli enti pubblici di criteri per ridurre l’impatto ambientale.
I tre cicli di produzione.
I cicli produttivi interessati sono tre e riguardano, nello specifico: il ciclo di produzione, dove è importante ridurre l’utilizzo di materie prime ed energia; quello di consumo, in cui è fondamentale contenere le emissioni e i rischi per la salute umana; e quello di smaltimento dove viene data importanza alla durata di vita, alle possibilità di riutilizzo, alla minor produzione di rifiuti.
Un circolo, virtuoso per tutti.
Ma il GPP è importante anche per due altri motivi: il primo è che la P.A. può dare l’esempio; il secondo è che può contribuire a modificare in modo significativo il mercato. Si stima che la spesa per gli acquisti di beni e servizi del settore pubblico raggiunga in Italia circa il 15% del PIL.
Un cambiamento di rotta nella P.A. può quindi portare benefici all’intero sistema economico.