L’acqua. Una grande risorsa di cui prenderci cura.
Acqua potabile. Un bene per pochi.
Secondo la World Health Organization e l’Unicef oltre un miliardo di persone nel mondo non ha accesso all’acqua potabile e un numero doppio non dispone di servizi igienici nelle proprie abitazioni. Senza contare i mutamenti climatici che stanno portando all’aumento della siccità in alcune regioni – con conseguenti migrazioni di intere popolazioni – e alla perdita delle infrastrutture idriche provocate da eventi metereologici estremi. In entrambi i casi le problematiche hanno gravi ripercussioni sul piano igienico sanitario e sulla sopravvivenza stessa di molte popolazioni.
Un futuro sempre più difficile.
Per il Water Resource Institute (WRI), se non si pongono in atto seri rimedi al problema della gestione della risorsa idrica, nel 2040 ci saranno 33 nazioni che avranno uno stress idrico estremamente elevato. Di queste, ben 14 si trovano in Medio Oriente dove sono già in atto conflitti devastanti, che potrebbero intensificarsi proprio a causa della scarsità di questa risorsa indispensabile. Già oggi nell’Africa Sub Sahariana molti abitanti devono percorrere chilometri ogni giorno per procurarsi l’acqua da bere. Lo studio del WRI indica che la risorsa idrica sarà un problema anche per alcuni Paesi europei, come la Spagna o l’Italia del Sud, e per alcune regioni di Paesi extraeuropei (si pensi alla crisi idrica che ha investito negli ultimi anni la ricca California). Proprio per questo tra i 17 Obiettivi dell’Agenda 2030 di sviluppo sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite, il sesto è: “Acqua pulita e servizi igienico sanitari”.