Dal legno alla carta, per una gestione forestale responsabile


Per fare il legno ci vuole l’albero cantava Sergio Endrigo. Ed è proprio dal legno che si ricava la principale materia prima per realizzare la carta. L’utilizzo responsabile della risorsa forestale è quindi un tema essenziale e attentamente seguito dai produttori di carta e dei suoi derivati.
Da qui nasce l’esigenza di standard e procedure che possano attestare la gestione responsabile di una foresta e la tranciabilità dei materiali da essa derivati, offrendo all’azienda che produce e al cittadino che acquista carta tutte le garanzie del caso. In questo ambito due sono i sistemi di certificazione ambientale più diffusi:
- l’FSC® (Forest Stewardship Council);
- il PEFC™ (Programme for the Endorsement of Forest Certification schemes, cioè il Programma di Valutazione degli schemi di certificazione forestale).
PEFC è un’iniziativa internazionale nata nel 1999 soprattutto per volere di proprietari forestali e industrie del legno e si pone come mutuo riconoscimento di standard nazionali. Il sistema di certificazione ambientale PEFC permette di verificare, attraverso ispettori indipendenti, sia la gestione corretta e sostenibile dei boschi sia la rintracciabilità dei prodotti legnosi e cartacei (“Catena di Custodia”), trasformati e commercializzati, che provengono dalle foreste certificate PEFC. Attualmente risultano certificati secondo il sistema PEFC oltre 232 milioni di ettari nel mondo mentre, a fine settembre 2018, la superficie forestale italiana certificata PEFC era di 809.000 ettari (il 6,6% della superficie forestale italiana) in 11 regioni.
I due standard hanno molti punti in comune e sono promossi e verificati con rigore. Dietro ogni foglio di carta, che sia di un quaderno o uno strappo di carta igienica, ci sono una storia e un’origine. I marchi FSC e PEFC aiutano aziende e consumatori a riconoscere e scegliere quelle più virtuose.