La rigenerazione urbana assume un’importanza strategica quando si pensa alla crescita sostenibile delle città e allo sviluppo responsabile dei territori. Appare evidente infatti la necessità di ripensare i luoghi dove le persone vivono, studiano e lavorano con l’obiettivo di combattere il degrado urbano, favorire nuove capacità di progettazione e gestione dei territori, e di creazione di valore.

Anche grazie all’Agenda 2030 e alle strategie di riforma varate da vari Paesi per favorire la transizione ecologica, sociale e digitale si sta registrando una spinta verso la ridefinizione di interi quartieri, di piccoli borghi e di aree metropolitane con esempi che integrano sostenibilità, qualità estetica, partecipazione, inclusione e accessibilità economica.

Sul tema della rigenerazione urbana Soft&Green ha voluto sentire l’opinione di Francesca Ricciardi, Professoressa ordinaria di Organizzazione Aziendale e Presidente del Corso di studio in Amministrazione e gestione digitale delle aziende dell’Università degli studi di Torino. Una articolata riflessione che mette in luce anche il ruolo delle imprese per aiutare le comunità a far rinascere spazi non più adeguati alle esigenze contemporanee migliorandone la qualità della vita e creando nuove opportunità di crescita sostenibile.

Ma perché i progetti di rigenerazione urbana siano realmente “trasformativi” è necessaria, come sempre, la partecipazione dei cittadini in un percorso di cambiamento che deve essere il più possibile condiviso. Un cambiamento di paradigma nel nostro modo di pensare e vivere gli spazi che abitiamo che è anche, e forse prima di tutto, una svolta di carattere culturale.