La Tripla Transizione

La Tripla Transizione

Ha poco più di un anno il rapporto “A New Era for Europe” con il quale il Gruppo di Alto Livello convocato dal Commissario Europeo per l’Economia Paolo Gentiloni ha offerto le sue raccomandazioni per affrontare le sfide post Covid e favorire una crescita sostenibile e la stabilità globale. Fra queste, la necessità di implementare la cosiddetta Tripla Transizione: ambientale, digitale e sociale. Le tre dimensioni sono infatti considerate interconnesse e dimenticare i costi sociali potrebbe rendere “insostenibile” il percorso verso lo sviluppo sostenibile.

La tripla transizione richiede un ripensamento dell’economia basato su un nuovo modello di crescita che considera fondamentale non solo la riduzione degli impatti negativi ma anche l’adozione di strategie e pratiche innovative in grado di garantire maggiore inclusione.

Le aziende stanno imparando a considerare digitale e sostenibilità come fattori di un’unica strategia e a considerare gli investimenti in innovazione come fattori per accelerare lo sviluppo sociale.

In questo contesto l’Open Innovation Report 2023 realizzato da Sopra Steria, società francese attiva nella consulenza sui servizi e la transizione digitale in più di 25 paesi nel mondo, con la società di ricerche Ipsos, evidenzia il ruolo crescente che nella transizione digitale sta assumendo la collaborazione fra aziende e startup: circa tre aziende europee su quattro (72%) stanno portando avanti progetti di collaborazione con startup e due terzi (67%) considerano importante o essenziale questa collaborazione per il futuro della loro organizzazione.

La fotografia dell’Europa digitale fatta dal DESI, Digital Economy and Society Index, mostra come fattori positivi la connettività e l’integrazione tecnologica mentre segnala che gli investimenti nel capitale umano, in particolare nelle PMI, devono fare ancora molti passi avanti. Tra i 27 Stati membri, Finlandia, Danimarca, Paesi Bassi e Svezia tirano la volata del digitale, davanti a Irlanda, Malta e Spagna, mentre a registrare i punteggi più bassi sono Romania, Bulgaria e Grecia. La Francia è al dodicesimo posto, tra Slovenia e Germania, diciottesima l’Italia (salita di 2 posizioni nel ranking europeo di digitalizzazione in un solo anno).

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