Forse bisognerebbe fare tutti come i salmoni: risalire la corrente fino alla sorgente. Così stanno facendo sempre più consumatori, ma anche i responsabili acquisti delle imprese.
Perché dietro ogni prodotto o parte di prodotto, c’è una catena di produzione e di fornitura che è necessario conoscere e riconoscere.
Più valore per il consumatore.
Si chiama catena del valore, ed è quel percorso dove ogni impresa può aggiungere valore a tutto vantaggio di chi viene dopo, fino al consumatore: il massimo beneficiario della catena di fornitura sostenibile. Parliamo di criteri rigorosi di qualità, di certificazioni, di buone pratiche, di tecnologie sostenibili, di eticità nei processi: quante cose possono stare dietro un prodotto e qualificarlo!
Monitorare i fornitori per ridurre i rischi.
Le imprese che scelgono di valutare e qualificare la loro catena di fornitura lo fanno solo perché il mercato chiede un cambiamento? Certamente no. Le imprese più attente sanno bene che monitorare i propri fornitori oltre che un innalzamento qualitativo dell’offerta, genera una concreta riduzione dei rischi e porta la cultura della sostenibilità nel mondo delle piccole imprese.
La catena di fornitura qualificata può essere quindi considerata un circolo virtuoso che tutela e incrementa la capacità competitiva delle imprese coinvolte.