Net Zero: una grande sfida per tutti
Net zero, cioè zero emissioni entro il 2050: questo l’obiettivo della prima roadmap energetica globale.
Secondo il nuovo rapporto Net Zero by 2050: a Roadmap for the Global Energy Sector pubblicato dall’International energy agency (IEA) e voluto dalla presidenza britannica della Cop26 che si svolgerà a Glasgow, “il mondo ha davanti una strada percorribile per costruire un settore energetico globale con emissioni nette pari a zero nel 2050, ma è un percorso impegnativo e richiede una trasformazione senza precedenti del modo in cui l’energia viene prodotta, trasportata e utilizzata da tutte le società”.
Il rapporto sottolinea anche che gli impegni assunti dai governi sul clima fino ad oggi sono al di sotto di quanto necessario per portare le emissioni globali di CO2 legate all’energia al valore zero entro il 2050 e dare al mondo la possibilità di limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 °C.
L’importanza di Net Zero
Uno studio importante, il primo a livello mondiale, dedicato alle modalità con cui passare a un sistema energetico a zero emissioni e contemporaneamente garantire forniture energetiche stabili e convenienti, l’accesso universale all’energia e consentire la crescita economica.
Il rapporto mette in evidenza anche alcuni aspetti sui quali non ci sono ancora certezze come il ruolo della bioenergia, la cattura del carbonio, i cambiamenti comportamentali.
Un percorso certamente non facile. Lungo la strada verso il net zero il ruolo del petrolio e del gas diminuirà, mentre centrale sarà l’elettrificazione degli usi finali di energia, inclusa la produzione di idrogeno e conseguenti investimenti in batterie, soluzioni digitali e reti elettriche che concilino flessibilità e forniture adeguate e affidabili.
Basandosi sugli strumenti e competenze di modellazione energetica dell’IEA, nel rapporto sono indicati più di 400 “pietre miliari” che includono l’impegno a non investire in nuovi progetti legati ai combustibili fossili e in nuove centrali a carbone.
Le aspettative al 2050
Secondo il rapporto al 2050 lo scenario di un’economia a zero emissioni sarebbe raggiungibile in un contesto dove la domanda globale sarà ridotta di circa l’8% rispetto ad oggi, ma servirà un’economia che sarà più del doppio e una popolazione con 2 miliardi di persone in più. In questo contesto quasi il 90% della produzione elettrica proverrà da fonti rinnovabili, con l’eolico e il solare fotovoltaico che insieme rappresenteranno quasi il 70%.
La maggior parte del resto proverrà dall’energia nucleare. Il solare sarà la più grande fonte di approvvigionamento energetico totale al mondo.