L’importanza degli indici di sostenibilità

L’importanza degli indici di sostenibilità

Se oggi esperti e studiosi sono abbastanza concordi sulla definizione di sostenibilità, è invece ancora in corso il dibattito su come misurare efficacemente le performance delle imprese in ambito sociale e ambientale.

Accade anche a livello degli stati: gli economisti sono consapevoli dei limiti del PIL (Prodotto Interno Lordo) come indice per misurare il benessere reale di un paese. Esso tiene infatti conto della quantità di beni e servizi prodotti, non della loro qualità. Per questo da qualche anno sono stati proposti indici alternativi che si propongono di rendicontare insieme alle performance economiche, l’effettivo progresso sociale generato. Ad oggi, però, non si sono affermati e, al massimo, hanno affiancato i dati offerti dal PIL.

Una dinamica simile ha interessato anche le imprese per le quali da un po’ non è più sufficiente analizzare e rendicontare i dati del bilancio economico-finanziario. Ciò che viene richiesto è anche una misurazione extra finanziaria attendibile degli impatti reali che i fattori ambientali e sociali generano all’interno come all’esterno dell’azienda nel suo processo di creazione del valore. Un’esigenza maturata nel mondo finanziario ma sempre più diffusa man mano che la sensibilità e la consapevolezza in materia di sostenibilità è cresciuta.

La Commissione Europea sta oggi lavorando a requisiti di Reporting ESG che prevedono il cosiddetto principio della “doppia materialità”. Secondo questo approccio alle imprese sarà richiesto – prevedibilmente dal 2024 – di divulgare informazioni sia sui rischi ambientali e sociali a cui sono esposte, sia sugli impatti esterni provocati dalla loro attività sulle stesse dimensioni. Il tutto sulla base di standard comuni di reporting che, sviluppati dall’European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG), dovranno essere compatibili con gli standard di reporting più ampiamente diffusi a livello internazionale (TCD, GRI, SASB, IIRC, CDSB e CDP) e in raccordo con l’iniziativa avviata dall’International Financial Reporting Standard (IFRS) per l’introduzione di principi comuni a livello globale.

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