CSR nel Regno Unito

CSR nel Regno Unito

Con questo articolo iniziamo un viaggio attraverso la Corporate Social Responsibility (CSR) nel mondo, esaminando per primo il Paese dove si è sviluppata l’industria moderna: il Regno Unito (UK).

Possiamo affermare che la CSR sia nata proprio nel paese anglosassone in concomitanza con la rivoluzione industriale nella seconda metà dell’ottocento anche se il termine CSR è stato coniato molti decenni dopo. Nel Regno Unito infatti già nel XIX secolo alcuni imprenditori particolarmente illuminati avevano individuato come fosse importante garantire ai propri dipendenti delle condizioni di vita dignitose. In questo modo vicino ad alcune fabbriche vennero costruite abitazioni a basso prezzo per i lavoratori inserite in un contesto strutturato volto a creare una vera e propria comunità autonoma dotata di servizi propri. L’attenzione ai dipendenti fu tale che all’inizio del ‘900 alcuni imprenditori arrivarono a istituire un vero e proprio “fondo pensione” per i propri lavoratori. Tali iniziative, che oggi ci sembrano scontate, all’epoca erano considerate rivoluzionarie.

Questo approccio, in un qualche modo precursore della moderna CSR, ha fatto sì che l’UK sia una delle nazioni ove la responsabilità d’impresa si è affermata prima rispetto ad altri Paesi. Nel Regno Unito sono nate diverse iniziative con lo scopo di diffondere e sviluppare le attività che legavano lo sviluppo del business alle tematiche sociali o ambientali. Sarebbe troppo lungo citarle tutte, ricordiamo solamente a titolo esemplificativo:

  • il BitC (Business in the Community), un’organizzazione con oltre 700 aziende associate, che ha sviluppato fin dal 1982 un programma per lo sviluppo imprenditoriale basato su cinque principi fondanti: ispirazione, integrità, integrazione, innovazione, impatto, in cui l’attenzione al sociale è promossa come elemento indissociabile dal business;
  • l’Association of Chartered Certified Accountants (ACCA), una delle maggiori organizzazioni di valutatori del Regno Unito nata nel 1990, che ha sviluppato iniziative per la promozione di un reporting aziendale trasparente, completo, credibile e in grado di comunicare in maniera corretta le performaces economiche, sociali e ambientali;
  • la messa a punto nel 2001 presso la Borsa di Londra, sul modello del Dow Jones Sustainibility Index, di una serie di indicatori, che vanno sotto il nome di FTSE4Good Index, utilizzabili dagli investitori per valutare il grado di sostenibilità di una impresa quotata. Adottati in un primo periodo solo dalle grandi aziende, oggi questi indici vedono la partecipazione di un considerevole numero di imprese quotate di medie dimensioni.

Per quanto riguarda la promozione della responsabilità sociale nel mondo del lavoro un ruolo fondamentale negli ultimi 40 anni è stato svolto dal Governo del Regno Unito. Fin da prima dell’era Thatcher (1979-1991), il Governo e il Parlamento inglese hanno infatti operato per promuovere la responsabilità sociale sia nelle imprese sia nel settore non profit. Alcuni provvedimenti sono antecedenti le normative europee che sono state rese obbligatorie poi dai vari Stati. Tra questi l’Equal Pay Act del 1970, l’Health and Safety at Work Act del 1974, il Sex and Discrimination Act del 1975 e il Race Relation Act del 1976.

Sotto il Governo Blair (1997-2007) venne addirittura istituito nel 2000 il primo Ministero della CSR al mondo guidato da Mr Kim Howells.

Da allora le istituzioni governative sono in prima linea per la diffusione dei principi dalla CSR e per implementare l’adozione da parte di tutte le organizzazioni di un reporting annuale sempre più trasparente, completo per mettere in evidenza le iniziative sociali e ambientali. Ciò ha portato, secondo un recente studio di KPMG, a una diffusione del reporting presso le grandi imprese che supera il 95%. Parallelamente l’Amministrazione centrale ha spinto sui Governi locali per la divulgazione e la promozione della cultura della CSR, per radicarla ancora di più sul territorio.

Questo impegno governativo, insieme alla diffusione di una cultura organizzativa indirizzata all’attenzione e al coinvolgimento dei propri stakeholder, ha fatto sì che il Regno Unito possa essere considerato uno dei leader mondiali per l’adozione di politiche di CSR. Questo si evidenzia anche in percorsi di formazione specifici: attualmente esistono infatti 15 master post universitari dedicati alla CSR tenuti nelle più prestigiose Università inglesi.

Dal momento che le grandi aziende hanno interiorizzato nelle loro politiche la responsabilità verso i propri stakeholder – praticamente tutte le big companies britanniche hanno un membro all’interno del board dedicato alla CSR – la sfida per i prossimi anni è di coinvolgere e trasferire queste modalità di fare impresa anche alle piccole e medie imprese.

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