Produzione
e trasformazione della
carta
Principi di sostenibilità alla base del sistema produttivo
Le aziende del Gruppo presidiano l’intero processo produttivo, dalla produzione della carta tissue alla sua trasformazione per arrivare al prodotto finito. Tutta la catena di produzione Sofidel si ispira ai principi di sostenibilità che sono alla base del suo sistema di creazione di valore condiviso. Un obiettivo conseguito attraverso numerose leve, fra le quali le politiche di approvvigionamento responsabile della materia prima forestale, il contenimento dell’uso di acqua, la riduzione delle emissioni di gas climalteranti e degli sprechi e la promozione di un consumo responsabile anche grazie al design e allo sviluppo di prodotti dalle caratteristiche innovative.
Sofidel e National Geographic: produzione della carta in Sofidel UK
Un estratto del film documentario “Carta, una storia infinita” prodotto da National Geographic in occasione del cinquantenario di Sofidel. Nel video sono mostrati gli stabilimenti del Gruppo, il processo di produzione industriale della carta, e in che modo l’azienda è impegnata sul fronte della sostenibilità ambientale per limitare le emissioni di CO2, rispettare la risorsa forestale e utilizzare in modo più razionale la risorsa idrica.
Il processo produttivo
Le balle di cellulosa sono prelevate dal magazzino e posizionate sui nastri di caricamento per essere trasportate ai “pulper” dove le fibre saranno lavorate per creare le differenti tipologie di carta.
Cellulosa a fibra lunga per dare resistenza agli asciugoni e a fibra corta per dare morbidezza alla carta igienica… nell’acqua calda dei “pulper” si ottiene l’impasto ideale che viene poi reso omogeneo e trasferito alla macchina da cartiera (Paper Machine).
L’impasto viene sparato su una tela, per poi finire su un feltro che lo trasporta a un enorme cilindro di ghisa o acciaio (Yankee) che ha una temperatura di 100° centigradi. Qui l’aria calda (450°), soffiata dalle cappe, asciuga il foglio che viene poi arrotolato per formare la bobina madre.
Le bobine madri sono controllate per verificare che rispettino i principali parametri fisici e tecnici previsti per ogni tipologia di utilizzo. Controlli a campione vengono poi eseguiti per verificare altre esigenze particolari.
I “Jumbo Roll”, ovvero le bobine madri, nascono con un singolo velo di carta: questa macchina ne accoppia due, tre o quattro a seconda delle esigenze specifiche del prodotto che dovrà essere realizzato.
Le bobine che arrivano dalla ribobinatrice sono fasciate con un film plastico ed etichettate, poi trasportate nel magazzino dove resteranno fino al momento di essere utilizzate per la realizzazione dei prodotti cui sono destinate.
Tutte le tipologie di prodotto finito nascono da specifiche linee di trasformazione, dette anche impianti di converting. Qui la carta è stampata, incollata, goffrata a rilievo, perforata e avvolta su un’anima di cartone per ottenere il rotolo grezzo (log) che sarà poi tagliato nella lunghezza desiderata.
Nell’area di confezionamento i prodotti sono rivestiti con le confezioni singole e, successivamente negli imballaggi multipli per la vendita all’ingrosso. Un robot mette le confezioni su pallet per la spedizione, mentre la fasciatura e l’etichettatura completano il processo produttivo.
I pallet etichettati sono prelevati dal personale con l’uso di carrelli elevatori e stoccati nel magazzino, in attesa di essere consegnati al cliente finale.