Il senso di responsabilità
Articolo a cura di Francesco Morace, Presidente di Future Concept Lab

Se c’è un insegnamento collettivo che è emerso con forza dalla vicenda Covid-19 in cui ancora siamo coinvolti, è un rinnovato senso di responsabilità: abbiamo finalmente capito sulla nostra pelle quanto la libertà di ciascuno finisca dove comincia la libertà dell’altro. E quanto ciascuno possa e debba dare il proprio contributo per trasformare la nostra esistenza collettiva in società civile.
Spesso a questo proposito viene proposta una storia amerinda che ci aiuta a comprendere in cosa consista il senso di responsabilità, raccontando di un grande incendio scoppiato in una foresta. La storia recita così: “Tutti gli animali della foresta scapparono e restarono a guardarla terrorizzati e impotenti mentre bruciava. Tutti, a parte un colibrì che cominciò a volare avanti e indietro verso la laguna più vicina, raccogliendo una goccia d’acqua nel becco e lanciandola sull’incendio. Quando gli altri animali chiesero stupefatti cosa pensava di cambiare con quella goccia, il colibrì senza fermarsi rispose: Non lo so ancora, ma faccio la mia parte”.
Una bella parabola sul senso di responsabilità che ciascuno dovrebbe alimentare e infondere ai propri simili. Come scrive Pierre Rabhi dopo aver riportato la leggenda: “Questa è la nostra responsabilità nei confronti del mondo, perché non siamo totalmente impotenti se decidiamo di non esserlo”.
Nel mondo dell’impresa il senso di responsabilitàcoincide con una capacità di proporre – da parte del produttore, del distributore e delle aziende in generale – un punto di vista preciso e alcuni valori portanti da condividere con l’intera comunità di riferimento: fornitori, clienti ma anche e soprattutto risorse interne.
La Visione di chi offre deve cioè dimostrarsi compatibile con l’esigenza di garanzia di chi riceve, presentando, supportando e implementando la propria idea di valore (non solo economico) e qualità, che va difesa in ogni minima espressione.